Questo libro intervista di Patrizia Cattaneo a padre Cipriano de Meo, decano degli esorcisti e Presidente ad interim dell’AIE, l’Associazione Internazionale degli esorcisti, cade nel 60° anniversario del suo apostolato. Si tratta di un lavoro «prezioso, perché teologicamente esatto», una sorta di «vademecum per tutti gli esorcisti, particolarmente per i novizi». Un apostolato, quello dell’esorcismo, nel quale è necessario riconoscersi «umili strumenti di Dio», strumenti con «una vocazione particolare per combattere il comune nemico».
Destinatari
Un volume dedicato principalmente ai sacerdoti, ma che può attrarre un pubblico più vasto.
L’autrice
Patrizia Cattaneo (Voghera 1964) svolge un particolare apostolato in favore delle persone tormentate dal demonio. Questo libro è il frutto di cinque anni di incontri mensili con padre Cipriano de Meo, decano degli esorcisti e attuale Presidente ad interim dell’AIE (l’Associazione Internazionale degli Esorcisti). L’autrice è particolarmente nota per le sue biografie dei santi libanesi. Tra i suoi libri più recenti, tradotti in varie lingue: La guarigione del cuore (Edizioni San Paolo); Padre Pio luce e mistero (Armando Curcio); San Charbel sole d’Oriente (Gribaudi); Antonio di Padova, un amico fra cielo e terra (Messaggero); Guariscimi ti prego (Segno), La terra che guarisce (Edizioni San Paolo).
INTRODUZIONE
Non ho scelto di occuparmi del diavolo per diletto e, grazie a Dio, neppure per necessità. È stato per caso, e il caso si è trasformato in un apostolato. Capita infatti che Dio conduca il nostro destino in direzioni imprevedibili, fuori dalle rotte e lontano dalle mete che avremmo immaginato. Così. da qualche anno a questa parte, faccio da tramite alle persone del mondo francofono che desiderano incontrare un esorcista. perché si ritengono tormentate da disturbi diabolici.
Nei loro paesi, segnati da tradizioni ancestrali di stregoneria e occultismo, non esistono esorcisti. È il caso della Polinesia francese in Oceania, che copre una superficie d'acqua pari all'estensione dell'Europa; di Guadalupa e Martinica nei Caraibi; della Guyana francese in Sudamerica; della Réunion in Africa e di intere nazioni del continente africano in cui la stregoneria è di casa.
Anche nel Vecchio Continente la situazione degli stati francofoni è allarmante. In Francia la maggior parte degli esorcisti non ha mai esercitato, per paura o perché riconduce ogni problema a cause psicologiche. Esiste qualche valido esorcista, ma per incontrarlo la burocrazia è complessa. Se il candidato supera l'esame preliminare, effettuato da suore o da laici di dubbia formazione, prima del sospirato incontro deve fare una lunga fila d'attesa, col rischio di scoraggiarsi. In Belgio, dove le curie vescovili istituiscono seminari di e formazione per delegare ai laici la celebrazione delle esequie, gli esorcisti sono pressoché inesistenti o non più attivi, perché troppo anziani O ammalati. In Lussemburgo e in Svizzera l'esorcista... chi l'ha visto?
Se questo è lo spaccato del mondo di lingua francese, anche nel resto d'Europa la situazione non è rosea. L'Italia è la nazione col maggior numero di esorcisti, ma sono rarissimi quelli facilmente accessibili e non possono certo occuparsi di tutti i diavoli del mondo.
Ma qual è l'identikit dei francofoni in cerca di esorcista?
Sono persone di entrambi i sessi, di tutte le razze e di ogni fascia di età. Sono in prevalenza laici, ma anche sacerdoti, suore e religiosi. La maggioranza è di religione cattolica, ma arrivano anche musulmani, ebrei, ortodossi, protestanti, adulti non battezzati ed esponenti della massoneria. Confusi tra la gente comune si incontrano anche rappresentanti di governo, ambasciatori, aristocratici, industriali, medici, psicologi... Lamentano problemi affettivi, familiari, economici, lavorativi, di salute, che attribuiscono all'azione del Maligno. Hanno l'impressione che la loro vita sia "bloccata". Soffrono spesso di depressione, insonnia, manie di suicidio. Dichiarano di udire voci e rumori misteriosi, di sentirsi toccare o violentare da entità sconosciute che chiamano femmes e hommes de nuit [donne e uomini della notte], accusano mali che i medici non riescono a diagnosticare o che resistono a qualsiasi terapia. Talvolta è il loro psicologo o psichiatra che li orienta verso l'esorcista. Affrontano anche grandi sacrifici e lunghi viaggi e quasi tutti si dichiarano confortati dall'incontro, anche se i veri casi diabolici in realtà sono rari.
Poiché agisco da interprete tra esorcisti, davanti a me si spalanca un mondo che ha dell'incredibile, dove si intrecciano paure, sofferenze, ignoranza, confusione e superstizione. Basti pensare che la superiora generale di un ordine religioso ha candidamente ammesso di consultare abitualmente un mago! L'ignoranza dei consacrati sgomenta più del diavolo.
Non ho mai avuto paura di questo apostolato, salvo comprensibili eccezioni, come quando, durante un esorcismo, un'indemoniata si lanciò verso di me con la rapidità di un fulmine, per avventarsi per fortuna contro una signora che mi stava accanto, che pare fosse una maga. O quando una ragazzona, affetta da disturbi psichici, per attirare l'attenzione si finse indemoniata al ristorante, provocando il fuggi fuggi generale. Un folle è molto più pericoloso di un ossesso.
Questa testimonianza è stata originariamente concepita e pubblicata in francese per i destinatari diretti del mio apostolato. Ho infine deciso di proporla anche al pubblico italiano, con gli opportuni adattamenti, allo scopo di "esorcizzare" le paure e i luoghi comuni che ruotano intorno al diavolo, enfatizzati anche da autori di tutto rispetto.
È doveroso precisare che tra gli esorcisti non esiste una completa concordanza di opinioni, perché l'esorcismo non è una scienza esatta, ma è un combattimento contro una realtà sommersa e misteriosa. Ragion per cui, dal punto di vista pratico, ciascuno si esprime in base alle proprie esperienze personali, sostanzialmente simili, ma che possono differire in alcuni particolari.
La figura più autorevole a cui mi riferisco è padre Cipriano de Meo, il decano degli esorcisti, con sessant'anni di esperienza nel settore, nonché attuale Presidente ad interini dell'AIE, l'Associazione Internazionale degli Esorcisti. Da anni, a cadenza regolare, padre Cipriano accoglie i pellegrini francofoni e risponde ai loro quesiti e ai loro dubbi. Di questi incontri conservo oltre cento ore di registrazione. Padre Cipriano è un'indiscussa autorità in materia di diavoli e costituisse un punto di equilibrio tra gli esorcisti che sottovalutano l'azione del demonio e quelli che tendono a esaperarla, creando ingiustificate paure e inutili allarmismi. Una -grande esperienza la sua, perfettamente aderente alla dottrina della Chiesa, che gli ha sempre valso la stima del popolo e della gerarchia.
Il suo messaggio è chiaro, diretto e rassicurante: non bisogna temere il diavolo, ma occorre proteggersi dalla sua azione con la vita cristiana e la frequenza ai sacramenti. Infatti Satana. il grande sconfitto, cerca di millantare una forza che non ha, ma senza il permesso di Dio non può fare nulla.
Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat!
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
IL DIAVOLO
«Nel mondo non avviene nulla che Dio non voglia o non permetta, ma avviene soltanto ciò che è conforme alla divina giustizia o è da essa tollerato»'. L'affermazione di san Tommaso d'Aquino rassicura il credente che neppure il diavolo sfugge al dominio di Dio, ma gli è completamente sottomesso. Gesù Cristo, pur avendo sconfitto definitivamente l'avversario infernale con la sua passione, morte e risurrezione, non l'ha tuttavia distrutto e talvolta permette che la sua azione sia più manifesta, per farci riflettere sulla salvezza eterna. Infatti, per contrastarne l'opera nefasta. è necessario sapere che esiste, come si comporta e quali sono le armi per combatterlo.
1. Angeli e demoni
Il cristianesimo non è una religione dualista, che ammette cioè due principi divini contrapposti ed eterni. Il Bene e il male non sono sullo stesso piano, perché non hanno pari dignità. Il Bene, Dio, è infatti primo ed eterno, mentre il male è secondario e temporale, non esiste dall'eternità. Dio onnipotente è il creatore di tutte le cose visibili e invisibili, tra cui gli angeli. La parola "angelo'', di origine greca, significa "iniziato", "messaggero di Dio". Gli angeli sono creature spirituali, sostanze immateriali, cioè forme pure senza materia, suddivisi in gerarchie, secondo la loro missione. Essendo forme semplici, non possono moltiplicarsi numericamente nella medesima specie, per cui ogni angelo fa specie a sé. Al momento del concepimento, Dio assegna ad ogni uomo un angelo custode, con la missione di assisterlo, difenderlo e guidarlo verso la sua destinazione eterna. L'angelo non è vincolato ai bisogni del corpo, non mangia e non dorme, ma sta sempre accanto al suo protetto, veglia su di lui e lo custodisce in ogni momento (Es 23,20).
Tuttavia alcuni angeli si sono ribellati a Dio, rifiutando di ubbidirgli e di adorarlo e pretendendo di sostituirsi a Lui. Sono i "demoni", o "diavoli", capeggiati da Satana (Ap 12,79), il più potente degli angeli ribelli. Essi agiscono per distruggere l'uomo e la creazione e, pur essendo stati creati naturalmente buoni, si sono resi cattivi da se stessi. San Tommaso d'Aquino spiega in questo modo la loro ribellione:
«Il peccato dei demoni fu la superbia; ora, ciò che muove alla superbia è la propria eccellenza, la quale era più grande negli angeli superiori. [...] Il peccato dell'angelo, infatti, fu dovuto non a una certa inclinazione al male, bensì al solo libero arbitrio. [...] Per quanto grande fosse l'inclinazione al bene nell'angelo supremo, tuttavia questa non imponeva una necessità. Quindi col suo libero arbitrio egli ebbe la possibilità di non assecondarla. [...] Il peccato del primo angelo fu causa di peccato per gli altri non costringendoli, ma quasi inducendoli con una specie di esortazione. E ne abbiamo un indizio nel fatto che tutti i demoni sono sottomessi a quell'angelo supremo; come appare manifestamente dalle parole del Signore: "Andate, o maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli" (Mt 25,41). L'ordine della giustizia divina vuole infatti che colui che acconsente con la colpa all'istigazione di un altro rimanga poi soggetto al potere di lui, in pena [del suo peccato], come sta scritto: "Uno è schiavo di colui che l'ha vinto" (2Pt 2,19)».
Gli angeli ribelli conservano i requisiti della loro natura angelica: hanno natura personale, un pensiero proprio e una finalità intenzionale. Sono quindi entità intelligenti e comunicative, dotate di capacità superiori a quelle umane, con uno scopo distruttivo e pericoloso. Creano difficoltà e ostacoli, cercano di deviare l'uomo dal retto cammino e di allontanarlo da Dio, suscitando in lui pensieri, desideri, attrazioni, sentimenti ed emozioni fuorvianti, ma non hanno poteri illimitati. Paolo VI definisce questa forza disgregante: «Un'efficienza. un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore» e ammonisce che esce dal quadro dell'insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente.
Il diavolo è entrato nel mondo prima della creazione dell'uomo. Nel paradiso terrestre ha sedotto e ingannato i progenitori del genere umano, trascinandoli con sé nella disubbidienza al Creatore. Per i meriti della passione di Cristo, l'uomo tuttavia conserva la possibilità di conseguire la visione beatifica di Dio, mentre i demoni l'hanno definitivamente persa. Per questo sono invidiosi della creatura umana e operano per la sua perdizione eterna.
Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.
I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).
Dott. Giacomo Mrakic il 21 gennaio 2013 alle 13:54 ha scritto:
come sempre ci viene da pensare ai libri con simili argomenti come a libri che terrorizzano e inquietano gli animi. questo libro non è così. è invece un importante volume scritto in maniera discorsiva e semplice, che permette al lettore di informarsi e di prendere coscienza del mistero dell'iniquità e del male senza per questo spaventare il lettore bensì aiutandolo a ricercare la Grazia.