Il volume si inserisce all'interno della Collana "Famiglia e Vita" curata dal Pontificio Consiglio per la Famiglia, nella persona di Padre Gianfranco Grieco, e raccoglie gli interventi di Papa Francesco sul tema del matrimonio e della famiglia pronunciati in occasione delle udienze del mercoledì dal 10 dicembre 2014 al 16 settembre 2015.
PREFAZIONE
di Vincenzo Paglia
Presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia
papa Francesco, già a Buenos Aires e poi a Roma, è intervenuto più volte sul tema del matrimonio e della famiglia.' Nell'intervallo tra le due assemblee sinodali sulla famiglia — quella dell'ottobre 2014 e del 20152 — papa Francesco ci ha donato nelle udienze del mercoledì un vero e proprio ciclo organico di catechesi sulla famiglia. Il Pontificio Consiglio per la Famiglia ha ritenuto opportuno raccoglierle assieme e presentarle al pubblico per coglierne la profondità spirituale e pastorale.
Appare subito l'intenzione del Papa di parlare direttamente alle famiglie che ha davanti nelle udienze del mercoledì, evocando le figure e le relazioni, i tempi e gli spazi, le felicità e le fatiche, le riuscite e i fallimenti che formano l'ordito sul quale si tessono le storie familiari nelle quali iscrive la condizione umana. Di questa condizione, Papa Francesco passa in rassegna i tratti più qualificanti e anche più quotidiani, evocando il discernimento che su di essi porta la sapienza della Chiesa, sia attraverso il rimando diretto alla Parola di Dio che la illumina in ogni tempo, sia attingendo all'esperienza spirituale della sua secolare tradizione. Le catechesi non appaiono, pertanto, come una formale trattazione teologica sul matrimonio e sulla morale coniugale e familiare, anche se non mancano di offrire una lezione di metodo anche per una più profonda intelligenza dottrinale e pastorale della fede. Esse, in effetti, pur essendo autonome in ordine alla loro comprensione, rivelano, nella loro totalità, una loro coerenza e completezza di articolazione.
Il Papa, nel corso delle catechesi, non manca di confrontarsi con il paradosso in cui è coinvolta la famiglia oggi. Se da un lato rileva la positività del percorso che ha condotto la società a riconoscere la giusta dignità di ogni persona umana, dall'altro non manca di far notare l'oscurarsi del tema dell'alleanza tra l'uomo e la donna: con il rischio che il processo di emancipazione della differenza si trasformi in una crescente tendenza allo svincolamento dalla differenza. Secondo questo orientamento, la differenza sessuale non offrirebbe più alcun orientamento determinante per la costruzione dell'identità personale e della relazione sociale. Il Papa non entra nel merito delle questioni poste dall'evoluzione culturale (e anche legislativa) di tale problematica, ma mette sull'avviso circa la sfida che tali questioni pongono al sentimento più radicato e diffuso dell'esperienza familiare nel mondo.
La catechesi si aprono — mercoledì 17 dicembre 2014 — con l'icona della Famiglia di Nazaret che, in certo modo, riassume il mistero del passaggio del Figlio di Dio attraverso la lunga condivisione della famiglia, del lavoro, e della comunità umana alla quale non si è sottratto. Questa icona dell'incarnazione possiede un'eloquenza e una profondità che colpiscono il cuore. L'esperienza familiare del Figlio illumina e conferma l'atto fondatore della istituzione della famiglia nella creazione di Dio, come Gesù sottolineerà sia a riguardo del legame coniugale, indissolubile e paritetico, sia nella restituzione della piena dignità personale ai soggetti delle relazioni familiari.
Papa Francesco accenna ripetutamente al rilievo specifico della prima pagina della Bibbia ove si affida alla famiglia umana il compito di custodire il creato e di realizzare le generazioni. Tale compito non viene annullato dalla caduta: l'uomo e la donna, infatti, dopo il peccato, vengono "rivestiti" della protezione di Dio, e la generazione della donna è avvolta da una barriera che sancisce la sua "inimicizia" con il serpente maligno.
Attraverso gli ulteriori e numerosi richiami alle pagine bibliche che descrivono o accennano alla vita della famiglia, il Papa descrive con fine sapienza il senso che le età della vita vi assumono: per ciascuno e per l'intera società umana. È il primo blocco delle catechesi: il bambino vi si presenta come figlio e figlia, fratello e sorella; l'adulto, figlio e figlia, e anche fratello e sorella, vi si insedia come padre e madre; l'anziano, il vecchio, vi rimane incluso come nonno e nonna. Non c'è storia umana del mondo senza questa configurazione fondamentale dell'ordine degli affetti. È il senso pieno della vita che si specifica attraverso le età e le generazioni.
Il Papa ricorda poi che rimanere fedeli agli affetti ricevuti e donati in questi legami, nei passaggi difficili della vita familiare, è una benedizione che va chiesta ogni giorno. I tempi della prova — riassunti nel tempo del bisogno, della malattia e della morte — scandiscono essi pure la storia della famiglia, mostrandone la realtà che è chiamata a vivere. E il Papa lo fa con la finezza e l'attenzione di un pastore profondamente coinvolto con la dimensione educativa e sapienziale di queste esperienze. Non dimentica inoltre di parlare di quelle radici le congiunture drammatiche della vita familiare che affondano le anche nell'insidia e nell'inerzia del peccato. La famiglia conosce, al suo stesso interno - eccome! — anche l'esperienza del tradimento nella perversione dei suoi affetti, nella prevaricazione dei suoi legami, nella rottura delle sue promesse.