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Descrizione
Il 17 novembre 1962 il nome di Galileo Galilei risuona inaspettatamente nella basilica di San Pietro, divenuta aula del concilio Vaticano II, solennemente aperto da Giovanni XXIII. La citazione, dopo quattro secoli in cui il «caso» ha offerto cornice a innumerevoli dispute e battaglie intellettuali che hanno coinvolto scienza, diritto e teologia, non è astratta o casuale, ma rientra nel vivo delle discussioni sulla rivelazione ed è in stretto rapporto con il timore di una condanna della curia romana al gesuita Teilhard de Chardin, morto nel 1955. Contrariamente a quanto si è sempre creduto, l'indiretta citazione di Galileo si riduce, con un'abile mossa, alla rievocazione di un celebre e censurato libro del dotto monsignore Pio Paschini. In questo modo il riferimento allo storico caso, per come esso appare nel Vaticano II, ripropone con forza il tema della funzione del magistero nella vita della Chiesa.
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DETTAGLI DI «Galileo al Concilio»
Tipo
Libro
Titolo
Galileo al Concilio - Storia di una citazione e della sua ombra
Autore
Alberto Melloni
Editore
Edizioni Dehoniane Bologna
EAN
9788810555132
Pagine
80
Data
luglio 2013
Peso
116 grammi
Altezza
18 cm
Larghezza
12 cm
Profondità
0,7 cm
Collana
Sguardi
Recensioni di riviste specialistiche su «Galileo al Concilio»
Il 17 novembre 1962 il nome di Galileo Galilei risuona inaspettatamente nella basilica di S. Pietro, allora aula del concilio Vaticano II. La citazione è illustrata dallo storico Alberto Melloni in tutto il suo contesto culturale ed ecclesiastico-curiale. Lettura interessante.
Tratto dalla rivista Concilium n. 4/2013
(http://www.queriniana.it/rivista/concilium/991)
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