I paradossi del ministero

Questo lavoro di don Aldo Martin, biblista e presbitero della diocesi di Vicenza, nasce dall’esperienza di vita dei presbiteri (della sua diocesi e non solo). Sia nel senso che e stato concepito durante alcuni ritiri per il clero; sia nel senso che ha come punto di partenza e di arrivo proprio la situazione che molti preti si trovano a vivere, ormai sempre più spesso: «chiamati a tenere insieme, in una sintesi non facile, vicende e sentimenti assai contrastanti», come gioia e lutto, gratitudine e critiche (p. 7). Oggigiorno molti presbiteri si trovano ad avere una grande – troppo, per essere sostenuta? – varietà di impegni e coinvolgimenti emotivi; come armonizzare ogni cosa, senza sminuire la realtà ne narcotizzare le esperienze vissute? Come far si che anche le situazioni paradossali in cui ci si trova a vivere siano momento di grazia e non qualcosa che non si vede l’ora finisca presto? L’A. trova luce per rispondere a tali domande in alcuni dei più famosi (e belli) paradossi presenti nelle lettere di Paolo: quando sono debole, e allora che sono forte; dove abbondo il peccato, sovrabbondo la grazia; l’uomo esteriore e l’uomo interiore; il ministero in catene; l’uomo carnale e l’uomo spirituale; siamo trasformati di gloria in gloria; l’obbedienza della fede; vorrei essere anatema; abbiamo questo tesoro in vasi di creta; afflitti ma sempre lieti. Lo stile con cui la riflessione procede, di capitolo in capitolo, e molto ricco: accanto alla spiegazione competente dei testi di Paolo ci sono sia riflessioni personali dell’A. che citazioni di autori antichi e moderni; quasi un “ufficio delle letture” commentato e il tutto in uno stile piacevole e comprensibile. E un libro per preti soltanto? La vita di tutti, non solo dei presbiteri, si e fatta assai complicata e articolata, spesso alla rincorsa dei molti impegni da svolgere e con il senso di non sapere a chi si appartiene; per tutti vale dunque l’invito a lasciarsi guidare da Paolo verso il centro, verso ciò che veramente da stabilita – e cioè l’appartenere a Cristo, com’e detto con disarmante serenità da un testo di Madre Teresa citato a p. 54.

Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n.1 del 2017
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)