Atlante storico del cristianesimo antico
(Strumenti)EAN 9788810453049
L’atlante fornisce il quadro storico e geografico di riferimento per una conoscenza in prospettiva cronologica dei padri della Chiesa fino all’VIII secolo. Le 58 cartine ripercorrono la storia religiosa, sociale e culturale del cristianesimo antico e altomedievale. A ogni territorio considerato è riservata una cospicua serie di dati che consentono una ricostruzione dell’esperienza cristiana a tutto campo. Il vol. è arricchito da un abbondante apparato iconografico, che illustra in particolare luoghi e monumenti. Un’ampia bibliografia essenziale internazionale per approfondimenti e numerosi indici completano poi il vol. facendone un utile strumento anche per i giovani che si avviano agli studi del liceo classico.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2010 n. 22
(http://www.ilregno.it)
Una delle esperienze più frequenti di chi abbia a che fare con l’insegnamento delle scienze religiose, a qualsiasi livello, è l’ignoranza dei luoghi di cui parlano le fonti da parte degli studenti.
Ma forse, a essere più giusti, è un problema che riguarda, almeno nel nostro paese, più in generale tutto l’insegnamento della storia, così sovente slegato dallo studio delle cartine e degli atlanti.
Non si può dunque che salutare con entusiasmo quest’opera, frutto di decenni di ricerche e della collaborazione, più o meno stretta, di tanti studiosi di primissimo piano. Anche perché attualmente non esiste nessun atlante dedicato all’antichità cristiana, con particolare riferimento ai Padri della Chiesa e al cristianesimo antico.
Angelo Di Berardino, che non è nuovo a imprese di simile difficoltà scientifica e organizzativa, ci offre dunque uno strumento prezioso ed estremamente coerente con la disciplina in oggetto.
Come per la Bibbia, infatti, pure per il cristianesimo primitivo, lo spazio e il movimento assumono un ruolo imprescindibile: il Vangelo del Signore va predicato sino agli estremi confini della terra, in tutto il mondo, a ogni creatura; la missionarietà della Chiesa è un dato già proprio della prima generazione cristiana.
Non solo spazio e movimento, ma anche circolazione: di missionari, dunque di idee, di testi, di tradizioni liturgiche, in una parola di paradigmi culturali e religiosi; e comunicazioni: terrestri, fluviali, marittime, per creare comunione tra Chiese.
Ecco a poco a poco prendere forma province e regioni ecclesiastiche, entro e fuori dei confini dell’Impero Romano.
Così, in un dilatarsi progressivo, dai primi tempi sino al secolo VII, questo strumento di geografia ecclesiastica ci porta a cogliere con più precisione le esatte proporzioni dello sviluppo del cristianesimo, vuoi passando per una minuziosa trattazione storica delle varie aree, vuoi mediante decine di cartine, che pur in uno spazio concentrato presentano una ricca serie di informazioni.
Il volume, che si fa apprezzare per l’ampio formato, è inoltre arricchito da un vasto apparato iconografico, che completa il panorama documentario offerto da un testo peraltro chiaro e accessibile anche ai non specialisti, da un’ampia bibliografia essenziale internazionale, veramente preziosa per chi voglia compiere approfondimenti d’indagine, infine da numerosi indici finali, che anzitutto consentono, nella lettura delle cartine, di passare facilmente dai nomi antichi a quelli moderni e viceversa.
Le cinquantotto mappe con cui si apre l’Atlante coprono l’intero mondo antico, tanto che almeno un quarto di esse – fatto, questo, per niente abituale e invece di rilevante interesse – è dedicata ad aree in cui il cristianesimo si è sviluppato fuori dai territori dell’Impero Romano.
La stessa ampiezza delle mappe è tale poi, per la maggior parte delle volte almeno, da rendere possibile un notevole dettaglio nella ricostruzione delle regioni considerate.
Esse vengono riproposte nel corso del volume, separatamente questa volta, ciascuna nella propria sede di pertinenza, nel corso della trattazione storico-geografica che rappresenta l’altro elemento costitutivo dell’atlante: un’esposizione storica dello sviluppo politico, sociale, culturale e religioso di ogni area presa in esame, con particolare attenzione per i nomi delle città e i confini geografici.
E naturalmente, alla fine di ogni capitolo, un’indagine sulla nascita e la crescita del cristianesimo in quella zona: i più importanti centri di diffusione e i principali scrittori; i santi, i santuari e i centri di pellegrinaggio; in sostanza, un breve schizzo di storia del cristianesimo del territorio trattato.
Il lettore può ora pertanto disporre di un’opera ricchissima di dati (e forse per ciò stesso non sempre immediatamente fruibile al massimo delle sue potenzialità), espressione di un riuscito lavoro di collaborazione e interazione tra studiosi e realtà accademiche differenti. Un’opera non solo di consultazione, ma anche di lettura: un atlante di geografia ecclesiastica e insieme un breve manuale di storia del cristianesimo.
Non deve del resto essere questo un moderno atlante storico del cristianesimo antico?
Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 2
(http://www.ilregno.it)
Erodoto sosteneva che lo storico deve fare “autopsia”, cioè vedere personalmente i luoghi teatro degli avvenimenti da lui narrati. Un primo modo per fare questa “autopsia” è avvalersi di atlanti storici, per poter localizzare regioni, città, mari e fiumi.
Finora non esisteva nessun atlante dedicato all’antichità cristiana, con particolare riferimento ai Padri e al cristianesimo antico. Quello che presentiamo intende colmare questa lacuna. Esso inizia con 58 cartine o mappe, dove sono evidenziate le strade romane e le sedi episcopali. Segue una trattazione storico- geografica, divisa per aree: Palestina, Arabia (67-84); Siria, Mesopotamia, Adiabene, Persia, India (85-112); Armenia, Georgia, Albania del Caucaso (113-134); Asia Minore (135-150); Egitto, Libia, Nubia ed Etiopia (151-166); Penisola Balcanica (con Grecia, Creta, Gothia) (167-206); Italia e Isole (207-242); Africa (243-258); Spagna e Portogallo (259-274); Norico e Rezia (e Vindelicia) (275-288); Gallia (Belgio, Germania, Olanda) (289-302); Britannia e Irlanda (303- 318). Ognuna di questa trattazioni comporta una sintesi della situazione politica, sociale, culturale e religiosa verificatasi nei primi secoli cristiani, correlata da ulteriori cartine geografiche e illustrazioni dei principali monumenti e documenti archeologici.
Ogni sezione si chiude con un’ampia bibliografia. I nomi delle località (città, fiumi, ecc.) sono in latino, ma la singolarità sta nel fatto che alla fine del volume sono riportati due indici: quello dei nomi antichi con i rispettivi nomi moderni (es. Lugdunum = Lyon), e quello dei nomi moderni con i rispettivi nomi antichi (così veniamo a sapere che l’odierna Homs, in Siria, era l’antica Emesa). Ecco dunque uno strumento indispensabile per tutti gli studiosi dell’antichità cristiana, che sono così invitati a superare quella pigrizia innata, che si accontenta di vaghi riferimenti geografici, senza quella verifica, almeno cartacea, che aiuta a situarsi nel mondo culturale dei primi secoli cristiani.
Tratto dalla rivista "Rassegna di Teologia" n. 1/2013
(www.rassegnaditeologia.it)
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10,00 €→ 8,00 € -
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Umberto Masperi il 21 dicembre 2013 alle 15:22 ha scritto:
Giovane insegnante di storia (anni fa,ora un lontano ricordo ma sempre vivo nella memoria) avvertivo continuamente la necessità di accompagnare lo studio e la presentazione dei fenomeni e vicende storici con delle valide cartine geografiche che indicassero località,territori,confini,ecc. del tempo. Anche i migliori testi in adozione erano carenti su questo. Non essendoci ancora la possibilità di ricorrere ad Internet ( che oggi,sapendolo utilizzare, è un efficace aiuto ) dovevo lavorare di buona lena nel fare fotocopie,cercando tra libri vari in biblioteca. Ma,come si diceva un…”tempo” ,dovevo accontentarmi di ciò che passava il convento. Poi gli autori dei testi scolastici si accorsero che era necessario proporre veri “Atlanti storici”, ma anche questi non erano proprio l’eccellenza che desideravo! Questa(scusate,noiosa )premessa per dire che chi scrive ,in questo ambito, ha avuto una certa “esperienza”; e dopo il giovane supplente di allora c’è il non più giovane lettore/studioso di oggi che quell’ esigenza l’ha trasferita nel suo interesse storico che riguarda la Sacra Scrittura ( per l’A.T. con una perdurante attesa di piena soddisfazione),soprattutto per i tempi della vita di Nostro Signore, delle prime comunità cristiane e della diffusione del Cristianesimo). Se allora aveva l’ ”esigenza” ,ora questa persona rimane ancora … “esigente”! Un po’ di tempo fa si è deciso per questo bel volume dalla grande dimensione ( è ovvio) dei buoni atlanti di geografia del nostro mondo di oggi. Pensava che avrebbe ottenuto più dell’ “atlante” (e lo “storico” temeva che sarebbe rimasto un po’ in disparte). NON è così: quest’opera è VERAMENTE ben fatta. Dopo la “curiosità” della “lettura” delle cartine geografiche, il vero interesse storico: leggendo le ricostruzioni storiche a lato delle cartine ( e dell’apparato iconografico) quale emozione nel percorrere la “storia del cristianesimo antico” con validi richiami ai testi biblici del N.T. ! Un grazie all’ “Istituto patristico augustinianum.Dipartimento di studi classici e cristiani,Università di Bari”. Iniziativa intelligente, lavoro ottimo e riuscito.
*** PS. :un giorno continuerò a cercare, in attesa di un’iniziativa simile per TUTTA la “storia” della Chiesa ( “quella” laica,civile,ovviamente ha i suoi testi che rimangono nello specifico ambito).Il titolo da suggerire è semplice:”Atlante storico del cristianesimo antico e della Chiesa lungo i secoli fino ai giorni nostri.” ( magari con cartine aggiornate sulla storia della Chiesa delle MISSIONI).^^^ Mi mordo le labbra,sono peccatore,ma non riesco a tacere : e poi non si vuole riconoscere le radici ( anche se non le sole) cristiane della nostra povera Europa che non sempre ci dà buoni esempi in questi tempi difficili.