Libro del celebrante (Sluzhebnik)
-Volume 1.
(Liturgia viva)EAN 9788810204641
Disponibile dopo il 07/01 causa chiusura natalizia editori/fornitori
CHI HA ACQUISTATO QUESTO PRODOTTO HA SCELTO ANCHE
DETTAGLI DI «Libro del celebrante (Sluzhebnik)»
Tipo
Libro
Titolo
Libro del celebrante (Sluzhebnik) - Volume 1.
Autore
Patriarcato di Mosca - Amministrazione delle Parrocchie d'Italia
A cura di
Valerio Polidori
Editore
Edizioni Dehoniane Bologna
EAN
9788810204641
Pagine
168
Data
luglio 2014
Peso
376 grammi
Altezza
21,6 cm
Larghezza
15,1 cm
Profondità
2 cm
Collana
Liturgia viva
COMMENTI DEI LETTORI A «Libro del celebrante (Sluzhebnik)»
TAGS DI «Libro del celebrante (Sluzhebnik)»
Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.
I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).
Pietro C. il 29 agosto 2014 alle 15:29 ha scritto:
Si tratta di un lavoro editoriale che riporta i testi della liturgia di san Giovanni Crisostomo e di san Basilio Magno con riferimento a quelli slavonici russi.
Il testo è stato curato da un filologo che sa il fatto suo, Valerio Polidori. Nell’introduzione, infatti, espone i criteri filologici da lui seguiti e mi trova sostanzialmente d’accordo. Finalmente qualcuno che sa un po’ lavorare dopo decenni di vuoto o di opere nel campo liturgico bizantino che avevano aspetti da commedia dell’assurdo! Infatti non è un caso che Polidori sin dalla prima pagina dell’introduzione critichi un lavoro: il "Compendio liturgico ortodosso" del 1990. Per Polidori è un’opera amatoriale “prevedibilmente costellata di errori di ogni genere”.
L’opera curata dal Polidori, viceversa, presenta in Italia qualcosa che finalmente è degno di essere chiamato “libro liturgico”, nonostante qualche piccolo particolare estetico che, sinceramente, avrei migliorato.
Detto ciò, si devono osservare alcune cose:
1) Questo libro è indirizzato al clero, non a tutti;
2) Ne consegue che il curatore non si sofferma affatto a dare dettagliate spiegazioni sui vocaboli e sul significato di certi termini. In altre parole non esiste un approccio didattico e pastorale ma moltissime cose sono scontate;
3) Questo libro non è testo a fronte, ossia riporta i testi solo in lingua italiana. Chi lo prende in mano non ha, dunque, la possibilità d’avere un riferimento con i testi-base (in questo caso slavonici).
4) Essendo un testo utilizzato dalla Chiesa russa, nonostante diversi elementi comuni con quella greca, ha pure alcuni elementi che lo diversificano.